Attese vane,
speranze sciolte,
parole spezzate
colme d'inutili scuse
All'ultimo momento
tutto crolla, si dissolve.
Non sei venuto,
lasciando ragnatele di carta sospese,
disperse nella nebbia di lande sconosciute
in balia del vento che disperato
soffia nelle mie ossa.
Insistente, testardo
il tuo ricordo è un pugnale,
la certezza più dolorosa e accuminata
che lascia ferite attraverso cui
nonostante fasciature e protezioni
subentri nel mio sangue, drogandomi.
domenica 28 febbraio 2010
Pubblicato da Ceska.PlacidHate. alle 06:37
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